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“È tempo di”, parte II: spunti di riflessione

Che strana cosa il tempo, a volte sembra scorrere lento, altre vola via in un lampo. Quand’è che per te il tempo vola? Ti sei mai chiesto perché? Parlane.

Per me il tempo passa velocemente quando faccio le cose che mi piacciono, infatti quando vado con papà e Rex all’orto e gioco con lui, o mi godo la bellezza della natura, o vado un po’ in bici o aiuto il mio papà arriva subito il momento di tornare a casa. Invece, ora che siamo costretti a rimanere a casa, il tempo sembra non passare mai. Le giornate sembrano non finire ed ogni giorno sembra uguale al giorno precedente. Quello che ci aiuta un po’ sono le videolezioni che stiamo facendo con i professori e le consegne dei compiti. A scuola, tutto era diverso e molto più bello, potevamo guardare negli occhi i prof, capire meglio le cose e divertirci di più, ma almeno comunque li possiamo vedere. È tutto un po’ strano: è strano non poter stare con i miei amici e chiacchierare con loro, anche di cose stupide e sciocche ma che ora sembrano così importanti; è strano non poter vedere i miei nonni; è strano non avere la “scusa” di andare a fare la spesa con la mia mamma. È strano e anche un po’ triste. Anche il tempo fuori sembra essersi fermato: sembra il periodo natalizio; mi affaccio e c’è la neve sulle montagne e fuori piove tanto, è scuro, ma è primavera! Il tempo forse passa più lentamente ora perché abbiamo corse affannate da fare: il tempo scorre velocemente proprio perché tra gli impegni vari si ha meno tempo per pensare. Ma non va bene evitare di pensare. Forse è questo il segreto: imparare a pensare. Pensiamoci, pensateci.

Mirko Colangelo, IIC

  • Quando penso al tempo mi vengono in mente queste espressioni: oggi, domani, ieri, l’anno scorso, l’anno prossimo, presto o tardi. Da qui capisco che il tempo è legato al passato, al presente e al futuro. Ma il tempo è soprattutto presente, è il momento attuale, è adesso. E mi piace che sia così, perché almeno posso in qualche modo agire su di esso, visto che tanto non lo posso fermare. Quello che so per certo, infatti, è che il tempo non si ferma, nessuno può bloccarlo. Se rifletto, però, io ci credo davvero che può essere un po’ controllato! Oggi, infatti, la tecnologia ha permesso ad ognuno di noi di risparmiarne un po’. Mia mamma, per esempio, lavora da casa senza andare in ufficio: non “spreca” più quei minuti che servono per arrivare sul posto di lavoro. Questo dimostra che un semplice collegamento tra computer le ha fatto guadagnare due ore da poter trascorrere a chiacchierare con me. Questo mi piace, mi fa pensare al tempo libero che è quello che mi attrae di più. Lo ritengo il più importante e forse il più utile perché ci permette di scoprire i nostri veri interessi. E capisco anche perché il tempo a volte scorre veramente lento e altre vola. Non passa mai quando mi annoio oppure quando sono triste o agitato o in attesa di una buona notizia. Nei momenti in cui sono felice, in cui sono preso da qualcosa d’interessante, invece, passa velocissimo. Eppure le ore hanno sempre gli stessi minuti, i minuti hanno sempre gli stessi secondi! Questa cosa mi ha sempre incuriosito e non ho mai trovato delle risposte. Ho 12 anni, forse le troverò più avanti. Forse non passa mai nei momenti in cui vivo quello che non voglio. A scuola, per esempio, le ore di alcune materie volano, altre meno, perché alcune le preferisco. In questo momento il mio tempo è stato fermato da un virus assassino che mi sta costringendo a restare chiuso in casa. Devo imparare ad apprezzare anche questo tempo, a controllarlo un po’ di più, come dicevo prima, provando a fare cose nuove, così da trasformare un tempo “fermo” in un tempo che crea e che regala. Perché il tempo non si può sprecare.

Nicolas Cordisco, IIC

Se aprissimo una qualsiasi enciclopedia e cercassimo la parola “tempo”, troveremo una delle solite e banali definizioni: “concetto di grandezza fondamentale che viene utilizzato per stabilire l’ordine di una serie di eventi”. Questo è ciò che direbbe un qualsiasi scienziato, ma in realtà stiamo parlando di qualcosa che è molto di più di una semplice nozione scientifica. Grande sfida è capire ciò che noi usiamo definire con il termine “tempo”. Per la nostra realtà nulla è più misterioso e sfuggente: il tempo ci appare come la forza più grande dell’universo, che ci accompagna dalla culla alla tomba. Sant’ Agostino nelle sue confessioni diceva: “se nessuno me lo chiede, so cos’è il tempo, ma se mi si chiede di spiegarlo non so cosa dire”. Il tempo si muove in una sola direzione e questa è una delle poche risposte che noi uomini siamo riusciti ad ottenere in questo campo. A volte il tempo scorre molto velocemente, proprio quando ne vorremmo di più; altre volte sembra che non passi mai, quando invece vorremmo che scorra velocemente. Ogni secondo è prezioso e dobbiamo imparare ad utilizzarlo al meglio per evitare di sprecare attimi irrecuperabili della nostra vita.

Arianna Gasbarro, II C