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Voce del Verbo ODIARE

Gli haters sono utenti che spesso si nascondono dietro falsi profili il cui scopo è solo ed esclusivamente quello di offendere qualcuno, senza motivo. Sono dei bulli del web, denominati anche cyberbulli e diffondono odio online, forti di stare dietro il confine immaginario di una tastiera. L’odio online può avere forme e obiettivi diversi. Si può parlar male di singole persone, di partiti politici o anche di intere classi sociali. Non importa il ruolo o l’età, gli haters prendono di mira tutti, anzi, più si è noti e più aumenta la possibilità di essere vittime di insulti e prese in giro. Naturalmente gli haters non offrono mai argomentazioni logiche e ponderate, non hanno un pensiero ben definito e strutturato, forse non hanno nemmeno un pensiero “loro”, ma solo pensieri “contro”, come se fossero incapaci di ragionamenti costruttivi o come se il loro atteggiamento critico fosse a priori un semplice meccanismo per sfogare la rabbia e la frustrazione.

Impossibile ragionarci, puoi solo dar loro ragione o lasciarli perdere. Questi odiatori sono sempre esistiti, ma sono emersi in tutta la loro evidenza a causa dei social media: prima non erano numerosissimi, potevi scegliere di evitarli o ignorarli, la loro presenza era meno ingombrante e meno fastidiosa. Invece con l’avvento di internet e, in particolare, dei social network, questi haters non puoi più né ignorarli né evitarli. Ci devi fare i conti. Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, ha ribadito di voler costruire un mondo libero dall’odio, lo stesso mondo a cui aspira il 70% dei navigatori del web, che si dichiara stanco dell’ostilità che avvelena i social media, stanco del cosiddetto “hate speech”. Oggi, trovare delle persone che sappiano valorizzare ogni vita, ogni essere umano, sembra davvero difficile e proprio per questo bisogna cercare di eliminare i pensieri negativi che si hanno sulle differenze tra le persone, cercando di vivere tutto in modo più sereno senza offendere o far sentire inadeguato il prossimo, poiché siamo tutti uguali e meritiamo tutti di essere felici.

Gli episodi di violenza e di discriminazione sul web, purtroppo, sono ormai all’ordine del giorno ed inoltre c’è un’enorme diffusione di notizie false che dobbiamo imparare a riconoscere. Su questo scriveremo presto un nuovo articolo, perché il confine tra falsa notizia e verità ci sembra degno di nota e di maggiore riflessione ed esplorazione. Tornando agli haters, nell’ultimo periodo ci sono stati vari insulti e prese in giro su personaggi pubblici come Liliana Segre, attivista politica superstite dell’olocausto e testimone della shoah italiana che il 19 gennaio 2018 è stata nominata senatrice a vita. La Segre ha ricevuto circa 200 insulti e minacce al giorno sui social media e durante un convegno ha così commentato, con un sorriso e una battuta, quell’ondata di aggressività che si è scatenata contro di lei sul web: “Non ne ho letto neanche uno. Sono vecchio stile faccio già fatica con il mio telefonino“.

Ad essere presi di mira sono stati, tra gli altri, anche i Ferragnez, la famosissima coppia formata da Chiara Ferragni (imprenditrice, blogger, designer e influencer italiana) e Federico Leonardo Lucia (in arte Fedez, noto rapper italiano). I due sono stai colpiti fortemente dal fenomeno degli haters, che li hanno insultati soprattutto per la gestione del figlio, nonché per i post e le foto che pubblicano sui social network.

Proprio per discutere dell’uso consapevole della rete e del crescente problema del cyberbullismo e degli haters è stato istituito il SAFER INTERNET DAY, la giornata mondiale per la sicurezza in rete che ha lo scopo di far riflettere i giovani sull’uso della rete. Il SID è un evento di portata internazionale che si svolge ogni anno a febbraio, qui il sito, qualora voleste saperne di più. Questo fenomeno degli odiatori seriali online ci deve però far riflettere in maniera più ampia: come mai queste persone covano così tato odio? Come mai col favore dell’anonimato che utilizzano sul web, dietro il confine immaginario di uno schermo di un pc o di un telefono, queste persone si sentono più forti e in grado di arrivare a offendere? Dovremmo interrogarci su questo. E capire cosa stiamo sbagliando, perché nel 2019 in un mondo che si dice moderno e civile, come il nostro, questo fenomeno ci lascia perplessi.

Mariarita D’Onofrio e Agnese Lauriente, III C

Articoli Recenti, Confini Immaginari, Frontiere e confini, La linea sottile tra presente e futuro

LA FORZA DELLA MEMORIA

In occasione della morte di Pietro Terracina, sopravvissuto ad Auswitzch

Credo che la memoria abbia un grande potere, vale a dire quello di far rivivere nel tempo gli avvenimenti passati e da essi trarre insegnamenti. Invece l’uomo, pur essendo consapevole dei propri errori, non impara, non assimila nessun insegnamento dalla Storia e cade sempre vittima del proprio egoismo, ignorando così la grande forza della memoria che ci consentirebbe di costruire un futuro migliore proprio partendo dalle rovine del passato.

Pietro Terracina

Per questo è importante rendere omaggio a coloro che hanno vissuto da protagonisti avvenimenti di rilievo che non vanno dimenticati e che la memoria, appunto, rende ogni volta attuali. Così come non dovremmo dimenticare mai che tanto grande è l’intelletto dell’uomo e può portarlo a grandi imprese, tanto può essere causa della sua debolezza, se non viene usato per scopi volti al comune interesse.

Anna De Sanctis, III C